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Thursday 22 May 2014

BringBackOurGirls Italia si è spostato

Per continuare a ricevere aggiornamenti, visitate la nostra nuova pagina:

http://bringbackourgirlsitalia.wordpress.com/

Thursday 15 May 2014

What they left behind



Il Wall Street Journal in una galleria fotografica mostra alcuni degli oggetti appartenuti alle ragazze rapite. 


#BRINGBACKOURGIRLS

Monday 12 May 2014

Amnesty International accusa: le autorità sapevano del raid di Boko haram nella scuola ma non hanno agito per impedirlo


Riportiamo il comunicato stampa di AMNESTY INTERNATIONAL DEL 9 MAGGIO 2014
Testimonianze inequivocabili raccolte da Amnesty International hanno rivelato che le forze di sicurezza nigeriane non hanno agito, nonostante un preavviso di almeno quattro ore, per impedire il raid di Boko haram nella scuola di Chibok in cui a metà aprile sono state rapite oltre 240 ragazze.

"Il fatto che le forze di sicurezza, pur sapendo dell'imminente raid e avendo quattro ore di tempo a disposizione, non abbiano preso immediate misure per fermarlo, non farà altro che aumentare l'indignazione nazionale e internazionale per l'orribile crimine in atto" - ha dichiarato Netsanet Belat, direttore di Amnesty International per l'Africa.

"Siamo di fronte a un'enorme abdicazione al dovere della Nigeria di proteggere la popolazione civile. Le autorità nigeriane devono ora usare tutti i mezzi legali a loro disposizione per assicurare l'incolume rilascio delle ragazze e garantire che in futuro non accada più niente del genere" - ha aggiunto Belat.

Secondo le varie fonti raccolte da Amnesty International, il quartier generale delle forze armate di Maiduguri era a conoscenza dell'imminente attacco dalle 19 del 14 aprile, quasi quattro ore prima che Boko haram iniziasse le operazioni.L'incapacità di radunare i soldati - a causa delle scarse risorse a disposizione e della paura di fronteggiare un gruppo armato meglio equipaggiato - ha fatto sì che quella notte non venissero inviati rinforzi a difendere la scuola di Chibok. 

Il piccolo contingente presente - 17 militari e qualche agente della polizia locale - ha cercato di respingere l'assalto di Boko haram ma è stato sopraffatto e costretto alla ritirata. Un soldato è rimasto ucciso.A più di tre settimane di distanza, la maggior parte delle ragazze rimane sequestrata in una località sconosciuta. I tentativi di ottenere il loro rilascio sono fin qui naufragati in un clima di sospetto e confusione.

Amnesty International continua a chiedere a Boko haram di rilasciare immediatamente, senza condizioni e sane e salve tutte le ragazze e cessare tutti gli attacchi contro la popolazione civile.

"Il sequestro e la continua prigionia delle ragazze costituiscono crimini di guerra, i cui responsabili devono essere portati di fronte alla giustizia. Gli attacchi alle scuole violano il diritto all'istruzione e devono essere fermati immediatamente" - ha concluso Belat.


#bringbackourgirls

Le ragazze convertite all'Islam - nuovo video diffuso dai Boko Haram

I Boko Haram hanno diffuso un altro video. Questa volta si vedono le ragazze con l'abito tradizionale islamico khemar, un velo che copre fino ai fianchi, recitare il Corano.

Nel video si apprende inoltre che le studentesse cattoliche sono state obbligate a covertirsi all'Islam.


Secondo la BBC, il leader del gruppo Abubakar Shekau ha detto che le terrà in ostaggio finché non saranno liberati tutti i membri del gruppo Boko Haram imprigionati.  

#BringBackOurGirls

Sunday 11 May 2014

Il papa twitta e Michelle Obama promette aiuti: le ragazze nigeriane sono meno sole?

Uniamoci tutti nella preghiera per l'immediato rilascio delle liceali rapite in Nigeria è il tweet di papa Francesco con l'hashtag #bringbackourgirls, per le ragazze rapite in Nigeria. Le parole del papa fanno eco all'attenzione internazionale che in questi giorni sta avendo la questione. 
La First Lady americana Michelle Obama, promette aiuti concreti dagli Usa. La mogli del presidente ha ricordato che il caso nigeriano non è isolato e che nel mondo ci sono 65milioni di ragazze vittime di abusi di ogni genere.
Parole di appello anche dalla nostra presidente della Camera Laura Boldrini, che sottolinea come le bambine siano assimilabili alle nostre stesse figlie.
Rimaniamo nella speranza che la mobilitazione internazionale aiuti le ragazze a tornare presto a casa.

#BringBackOurGirls

Friday 9 May 2014

Punto di svolta?

The Nigerian Tribune, un quotidiano locale, riporta la versione di Shehu Sani, un ex-negoziatore dei Boko Haram.

Secondo lui il gruppo islamico vorrebbe scambiare le ragazze con dei compagni imprigionati. Il video in cui Abubakar Shekau, il leader dei Boko Haram, minaccia di vendere le studentesse come schiave, avrebbe in realtà lo scopo di mettere pressione sul governo e favorire lo scambio.

“Dalla mia conoscenza del gruppo, il fatto che lui abbia detto che le venderà, è una prova che questa situazione può essere risolta. Il gruppo molto probabilmente vuole mettere delle condizioni sul rilascio delle ragazze, come la liberazione di alcuni dei suoi prigionieri” ha dichiarato l'ex negoziatore.



Thursday 8 May 2014

Aggiornamento

Da un aggiornamento recente sembra che le ragazze rapite questa volta siano 11 e non 8, come indicato in precedenza.
Lo ha precisato oggi un responsabile locale, specificando che 8 ragazze sono state catturate in una località e tre in un villaggio vicino. In totale sono oltre 200 le liceali sequestrate: Boko Haram ha rivendicato l'azione come un 'castigo' per l'istruzione "di tipo occidentale" impartito alle giovani studentesse.

 Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e' "profondamente preoccupato" per la sorte delle studentesse recentemente rapite in Nigeria. Attraverso il suo portavoce, Ban afferma di condividere l'angoscia delle famiglie delle giovani e del popolo nigeriano in questo momento traumatico. "Prendere di mira bambini, ragazzi e scuole è contro il diritto internazionale ed è un'azione che non può essere giustificata in nessun caso", afferma il segretario generale.

#brinbackourgirls